«Il purismo delle linee chiare. È questa per me la chiave per un design senza tempo.»

Per loro, l’obiettivo è il viaggio, i sogni sono il motore e rimanere fermi non è un’opzione: vi presentiamo, in una serie divisa in quattro parti, i protagonisti della nuova campagna “Driven by Dreams” di Porsche Svizzera. Cominciamo con la designer e imprenditrice nel settore dei mobili Bianca Gerber.

È difficile non farsi contagiare dall’energia di questa donna. Concerti dal vivo e viaggi, musei d’arte e design, stile e buona cucina: le passioni della quarantunenne svizzera sono davvero molte, come sono molti gli argomenti che conosce bene e di cui parla con grande entusiasmo. Ma, sopra a tutti gli altri, il suo tema preferito in questo momento è uno e ben preciso: la sua start-up.

Com’è possibile che lei, che lavora a tempo pieno in uno studio legale, sia ora anche un’imprenditrice indipendente? “Essendo una persona curiosa per natura, per anni ho viaggiato, avendo per un po’ uno stile di vita rock ‘n roll”, dice Bianca Gerber, parlando del passato. Sfilate di moda, feste sulle colline di Hollywood: i suoi racconti dipingono una vita vissuta in corsia di sorpasso. Anche se tutto questo potrebbe sembrare in contrasto con il suo backgorund legale, risulta subito chiaro che dentro di lei convivono due anime: quella della cosmopolita amante della libertà e quella dell’imprenditrice affermata che è oggi.

È per questo che un giorno, quando la vita le ha concesso una breve pausa, si è fermata e si è chiesta: “che cosa mi rende davvero felice?”. E la risposta è stata: i mobili.

“Spesso, il piacere costituisce una distrazione quando non hai – o non hai ancora trovato – uno scopo preciso nella vita.”

“Spesso, il piacere costituisce una distrazione quando non hai – o non hai ancora trovato – uno scopo preciso nella vita” dice la Gerber. È per questo che un giorno, quando la vita le ha concesso una breve pausa, si è fermata e si è chiesta: “che cosa mi rende davvero felice?”. E la risposta è stata: i mobili.

Arredamento, design classici, architettura, belle arti, le cosiddette “cose belle”: Bianca Gerber, il cui padre è un pittore, ha una passione innata per tutto questo. Ed è con questa consapevolezza che, sei anni fa, ha deciso di realizzare il suo sogno e ha iniziato a studiare design dell’arredamento al Central Saint Martins College di Londra. In seguito ha trascorso tre anni a creare la propria attività, con la quale oggi vende mobili in legno massiccio di alta qualità. Ha chiamato la sua azienda Les Bois, che significa i boschi o le foreste.

Essendo una persona curiosa per natura, per anni ho viaggiato, avendo per un po’ uno stile di vita rock ‘n roll.”

Lo slogan di Les Bois è “Radicati in Svizzera, ispirati dal mondo”. Questo è esattamente ciò che descrive la fondatrice, nata a Olten nel Canton Soletta, vissuta a lungo a Zurigo e trasferitasi di recente a Zugo. Per quanto riguarda i valori aziendali, Bianca Gerber pone molta enfasi sulla sostenibilità, ma anche sulla tattilità: “Mi piacciono i materiali naturali come la pietra, il legno, il marmo o il metallo”. In termini di design, una parte del suo stile personale si ritrova anche nei suoi progetti. Lo descrive come “classico e piuttosto minimalista”: le piace combinare marchi di lusso discreti con gli insoliti pezzi vintage che trova nei suoi “thrifting” – “incursioni” nei mercati e nei negozi vintage – a Milano e Parigi.

Naturalmente è stata molto felice quando ha finalmente potuto presentare il suo primo mobile, progettato direttamente da lei: una credenza chiamata “Selva”, la cui statica complessa l’ha tenuta sulle spine per un bel po’, come racconta lei stessa. Potete ammirare l’assortimento Les Bois sul sito web, ma se volete sapere come si presenta lo scaffale “VIRA 1”, potete osservarlo da vicino e in prima persona al Monocle Café a Seefeld a Zurigo.

Nel frattempo, a “Selva” e “Montana” si sono aggiunti diversi altri mobili: un armadio, una credenza alta e una credenza bassa, varie mensole e un comodino. “Ogni pezzo è unico”, afferma la fondatrice, designer e amministratrice delegata, i cui prodotti si possono trovare anche al Bar Sacchi a Lochergut. “Claudio Sacchi è un amico di vecchia data che ha voluto supportarmi subito, così come lo chef Nenad Mlinarevic”, racconta Bianca Gerber, sempre alla ricerca di partner locali interessati a collaborare.

Nella sua vita precedente, volava a New York per vedere mostre imperdibili. Ciò che oggi tiene impegnata Bianca Gerber è tutto ciò che comporta essere una ditta individuale, come la produzione della collezione e lo sviluppo e il mantenimento dei contatti personali. Dal logo aziendale, alla presenza online e al design: la giovane imprenditrice mantiene il controllo e la responsabilità di tutti questi aspetti. Qual è la parte migliore del suo lavoro? La risposta è semplice: quando un cliente è soddisfatto dei suoi prodotti. “Ogni tanto, qualcuno mi manda una foto dell’ambiente in cui ha inserito il mio mobile e lo fa con gioia: tutto questo è molto bello!”

Nonostante il molto lavoro tipico di un imprenditore e il grande impegno giornaliero nella sua attività, Bianca Gerber mantiene uno stile di vita equilibrato e ci racconta come. “Ascolto la musica, mi alleno con i pesi, cucino o trascorro del tempo al mare: tutte queste cose le faccio senza il mio computer portatile”. Infine, pronuncia una frase che si sente raramente e, talvolta, con una sensazione di spensierata ingenuità: “Sono felice come una pasqua!”. Sembra proprio che questa sognatrice giramondo abbia trovato un posto in cui restare.

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